Maria Lidia Petrulli – Emilie Sanslieu

Ho acquistato questo libro dopo la presentazione del mio romanzo Fantasy Il Sigillo di Aetherea presso la libreria Salvemini di Firenze. Come mai ho comprato una fiaba da bambini (o almeno così sembrava dalla copertina e dalla quarta)?

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La risposta è semplice, per curiosità e soprattutto grazie ad una persona speciale conosciuta proprio quella sera che, oltre ad aver ravvivato la presentazione con bellissimi interventi, mi ha regalò una copia della sua raccolta di poesie e mi raccomandò questa autrice. Il fatto che avesse pubblicato con Edizioni Il Ciliegio (una casa editrice che si impegna moltissimo nel selezionare e curare i propri libri) è stato un’ulteriore incentivo. Quindi ringrazio ancora una volta Isabella Horn per il suo prezioso supporto, per i consigli e per avermi fatto scoprire Maria Lidia Petrulli.

Come già detto, Emilie Sanslieu è una fiaba che ha come protagonista una bambina di 11 anni. Vedere il mondo e anche le situazioni più tristi dal punto di vista di un bambino rende tutto sicuramente più innocente e “superabile”. Emilie è intelligente e sveglia e il lettore viene introdotto nella storia con grande maestria. Praticamente Emilie prende per mano il lettore risucchiandolo in una fiaba che ogni bambino vorrebbe vivere. Ogni scoperta è una conquista, ogni verità riportata a galla è frutto di un sacrificio. Emilie è speciale, ingenua, spigliata, è… perfetta! Così come il nonno Gerard e tutti gli strani personaggi che le ronzano intorno.

Dicevamo fiaba per bambini… ma anche no. Ci sono dei messaggi importanti dentro che emergono prepotenti; magari un bambino si concentrerà su tutto ciò che può essere considerato prettamente fiabesco come la magia, i varchi spazio-temporali per viaggiare da una galassia all’altra, elfi, folletti, il male che avanza e tutte le creature fantastiche che popolano questo libro. Un adulto invece lo leggerà con occhio diverso e non potrà fare a meno di non fermarsi a riflettere almeno un minuto su valori importanti come quelli sulla famiglia, gli affetti, l’importanza di imparare sbagliando… almeno questo è quello che da genitore mi è saltato più all’occhio.

Mi sembra di aver riscontrato alcune similitudini con Harry Potter, anche se poi il libro prende una piega completamente diversa rispetto al maghetto della Rowling, ma questo non è necessariamente qualcosa di negativo visto che Maria Lidia Petrulli riesce comunque a costruire una storia originale. Che altro aggiungere, lo consiglio davvero per quei genitori che amano sognare e che non abbiano paura di far sognare i loro bimbi con storie come questa, perché come scrive l’autrice:

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Emilie Sanslieu è affascinata dai misteri dell’universo. Sotto la guida di nonno Gérard, Madame Sonore e Mastro Léonce, scopre una dimensione astrale inaspettata, cui si accede attraverso varchi spazio-temporali. Insieme al fedele flauto e aiutata dal popolo fatato, Emilie troverà il cammino per raggiungere Betelgeuse, sede del Gran Consiglio dei Viandanti. Dodici Consiglieri siedono nella sala mitologica dove il Maestro Battispina dà avvio alla Cerimonia, chi di loro si aggiudicherà la sua candidatura? Solo se l’Antica Gemma verrà riscattata dall’oblio e rivedrà la luce, attraverso il lungo percorso che attraversa le città sepolte, potrà rivelarsi l’eredità segreta del Dono dei Sanslieu.