Andreina Grieco-Yohnna e il baluardo dei deserti

yohnnaDESCRIZIONE: Yohnna, giovane arrotino, sopravvive ad alterne fortune con il suo talento per i pugnali da lancio, la sua furbizia e una certa dose di sarcasmo. Smarrito nel deserto, in preda alla sete stappa una bottiglia trovata tra le sabbie e libera il malefico Jinn protettore dei Deserti.
Dovrà imparare a convivere con l’abominio che ha liberato perché lo spirito lo perseguiterà con la scusa di un terzo desiderio ancora da esprimere.
Horèb, gigantesco Jinn dallo spiccato humor nero, svolge alla perfezione il compito di guardiano dei Deserti, salvo fatto il vizio di divorare esseri umani. Liberato dopo secoli, deve fare i conti con una nuova vita in cui non può più uccidere, pena la dannazione eterna. Ma le tentazioni sono sempre in agguato.
Tra palazzi sontuosi, combattimenti a colpi di sciabola e duelli di magia, Yohnna trascina il Jinn in una partita d’astuzia dall’esito incerto. Ma non è importante sapere chi vince finché si continua a giocare.

RECENSIONE: Ho voluto dare un’occasione a questa giovane autrice e non me ne sono certo pentito. Scommessa vinta e una lettura originale è entrata a far parte del mio bagaglio culturale. L’autrice riesce a trasmettere la passione che prova per la cultura araba tanto da proiettare il lettore in un’ambientazione da mille e una notte o forse, avendo a che fare con il genio della bottiglia, in un’ambientazione tipo Aladin (anche se più realistica e cruda rispetto alla favola). Quindi le premesse per stupirmi ci sono tutte: curiosità per una cultura che non conosco e che ritengo comunque affascinante; un pizzico di magia sempre ben dosata e giustificata; un cattivo ben strutturato e un protagonista “umano” molto carismatico ma anche sbruffone e ironico.

Mi sono trovato a parteggiare per il Jinn, ho letteralmente adorato Horèb e i suoi psicodrammi da malvagio dal cuore “tenero”… suvvia tutti voi che avete letto il libro non potete negare di aver provato empatia per lui, di aver sofferto per il povero Jiin. Ho fatto il tifo per lui… Mangialo! Mangialo! Fregatene delle regole per Giove tu sei il BALUARDO dei deserti! E alla fine sono stato premiato o forse no, col cavolo che ve lo dico, lo dovrete scoprire da voi.

Lo stile dell’autrice poi ha fatto il resto, semplice e fluido. Davvero brava nei dialoghi, difficile essere sarcastici e rendere verosimile uno scambio di battute e di insulti. Il Jiin, con le sue elucubrazioni mentali e ragionamenti a voce alta degni del miglior Christoph Waltz in Django Unchained mi ha fatto sorridere più volte, sadico al punto giusto. L’autrice riesce a gestire due co-protagonisti talmente diversi tra loro che era davvero facile cadere nel banale o far compiere un passo falso a uno dei due, interrompendo la “magia” della lettura. Eppure lei è riuscita a intrecciare il destino di questi due personaggi costruendo una storia avvincente, instabile e plausibile con ampi margini di sviluppo e approfondimento. Non si tratta della lotta di Davide contro Golia, in questo caso Yohnna sa benissimo di non avere speranza contro Horèb, quindi tutto il romanzo è incentrato su come il giovane ex arrotino riuscirà ad evitare di farsi sbranare o addirittura a sfruttare a suo favore l’inesauribile potere del genio della lampada. Ma il Jiin è imprevedibile e ingovernabile e non è mai chiaro fino in fondo quanto conti l’astuzia di Yohnna o se in realtà Horèb aveva già capito tutto e sta al gioco per divertimento.

Unica pecca che ha influito sul mio giudizio finale, comunque un ottimo 4 stelle su 5, è la scena iniziale con la liberazione del Jiin. Non ci voleva un genio, scusatemi il gioco di parole, per capire quello che Yohnna avrebbe fatto ed ecco, secondo me qui la credibilità viene un po’ meno e questo è proprio il punto critico per dare il via al romanzo, quindi il più importante. Capisco che trovare una soluzione alternativa sarebbe stato forse troppo complicato, però qui l’autrice avrebbe potuto impegnarsi di più. Ad ogni modo è davvero l’unica critica a un romanzo di esordio ben scritto, divertente e originale. Sono molto curioso di sapere come continuerà, quindi Andreina Grieco, sbrighiamoci a scrivere il seguito!

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