Una settimana da incubo

Questa appena trascorsa è stata in assoluto la settimana più difficile ed emotiva della mia vita. Lo posso dire senza alcuna ombra di dubbio. Andiamo con ordine perché gli argomenti sono tanti, alcuni prettamente personali, altri di dominio pubblico.

Il mio piccolo guerriero aveva un intervento importante fissato per Venerdì 2 Marzo, ricovero previsto Giovedì 1 Marzo, chiaramente nella settimana più fredda degli ultimi 10 anni con tutti i disagi che questo ha comportato. La settimana da incubo infatti è cominciata con la pianificazione della logistica. Tenere a casa il piccolo uragano per evitare contaminazioni; cognati in arrivo da Milano; sorellina asilo sì o asilo no; nevicherà? Dove andiamo a dormire che se nevica ci vuole lo slittino per scendere a Firenze? Insomma già le preoccupazioni non mancano per un intervento alla testa, aggiungiamoci poi tutto il contesto. Meno male che a Firenze esiste l’ospedale pediatrico Meyer, il mio 5 per mille non potrebbe essere investito meglio, se non sapete a chi donare il vostro 5 per mille sappiate che i vostri soldi serviranno per aiutare tantissimi bambini e le loro famiglie. logo_ospedale.jpgEcco, scusate lo stacchetto promozionale ma noi al Meyer dobbiamo tantissimo :-).

Comunque, giusto per evitare preoccupazioni inutili, l’intervento è andato bene, ad oggi il mio guerriero porta fieramente le cicatrici di tante battaglie, abbiamo contato i punti e siamo oltre quota 55 accumulati in nemmeno 6 anni! Wooowwwwww, gli ho suggerito di raccontare che è stato uno squalo, o un leone, fa molto più figo e chissà quanto imbrocca. Vabbè dai ridiamoci su perché di lacrime ne ho versate già troppe e il mio cucciolo mi ha insegnato a sorridere sempre.

E questa, nel novero delle brutte cose accadute la settimana scorsa è la migliore visto l’ottima risposta del mio cucciolo e il decorso post operatorio senza complicazioni. Poi però non fai a tempo a festeggiare che ricevi un messaggio sconvolgente. Il capitano della tua squadra del cuore, un giovane di 31 anni, marito, figlio e padre di una bimba di pochi anni ci ha lasciato. Così nel sonno, in silenzio, in punta di piedi. Una persona sincera, speciale come non se ne incontrano molte nel mondo del calcio, un uomo prima di essere calciatore, un uomo che credeva in quei valori che ormai valgono sempre meno per le nuove generazioni. Carissimo Davide, io non ti conoscevo di persona ma rappresentavi tutto quello che di buono era rimasto della mia Fiorentina. Voglio postare questa tua foto, la prima volta che la vidi su un sito della fiorentina (www.fiorentina.it) pensai subito quanta dolcezza e maturità si celava dietro quello sguardo e quel sorriso. davide-astori-ape10 Credo che questa foto catturi molto di te.

Perché?

Che senso ha tutto questo?

Mi dispiace, davvero tanto non poterti più ammirare in campo a difendere i colori della mia città. Grazie per aver scelto Firenze e averci donato una parte di te. Sono profondamente commosso e te ne sei andato soltanto un paio di settimane dopo la scomparsa di un mio coetaneo “I Bella” portato via da un male incurabile sotto gli occhi della moglie e dei due figli piccoli. Una brava persona, un uomo di cuore, proprio come te Davide… Perché? Che senso ha tutto questo? Davide, promettimi una cosa porta un abbraccio al Bella e continuate a proteggere i vostri cari da lassù, noi non possiamo fare altro che trattenere il vostro ricordo nei nostri cuori gonfi di dolore.